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Cina | Shanghai | Rinnovamento urbano allo Shanghai Expo Cultural Park

Shanghai su Google Maps appare cosi', con un'area apparentemente edificata e un parco stretto stretto che corre lungo la riva oriental dello Huangpu. In realta' questa rappresentazione non e' corretta. Questa zona ha subito cosi' tante rivoluzioni urbane che le mappe non stanno al passo...!

La zona di Houtan (lett. spiaggia posteriore) e' stata per tanto tempo un'area destinata all'industria, prima agricola, poi pesante (c'era la Baosteel per intenderci, roba pensate pesante e inquinante inquinante). I canali che prima la attraversavano vennero mano a mano chiusi tra la nascita della Repubblica Popolare Cinese (1949) e la fine del secolo, per dare spazio al glorioso sogno economico cinese. Con il cambio di secolo pero' arrivo' forse anche un cambio di mentalita' e la zona fu identificata come area su cui sarebbe sorta l'Expo del 2010 (piu' una zona piu' piccola dall'altra parte del fiume, che oggi e' il Xuhui Riverside Park, forse la parte piu' frequentata e piacevole del lungo fiume occidentale). Per intenderci, erano gli anni in cui si faceva concreta la candidatura della Cina alle olimpiadi (che si tennero nel 2008). La Cina voleva iniziare ad essere conosciuta anche per i suoi progetti di modernizzazione, almeno nei centri urbani piu' conosciuti. Vennero piano piano smantellate le fabbriche e al suo posto nacque il parco Expo che rimase aperto dal 1 maggio al 30 ottobre 2010. Nello stesso periodo, per capirci, venne anche rifatto il Bund (riaperto appena prima dell'Expo nel 2010): venne demolita la sopraelevata della Yan'an Road che correva fino al fiume e interrato gran parte del traffico, permettendo cosi' la costruzione di una vera e propria banconata sulla skyline di Lujiazui, che oggi e' forse la foto piu' iconica di Shanghai.

Bisognava pero' decidere cosa farne di Houtan dopo l'Expo. La prima grande opera realizzata nella zona fu il collegamento delle rive del fiume Houtan in un sistema di piste ciclabili e pedonali che, sue due lati del fiume, raggiungono oltre 50 km di lunghezza. Ne abbiamo parlato qui, e nel frattempo il lungo fiume e' sto completato da entrambi i lati ed e' collegato al percorso pedonale del Suzhou Creek, che di km ne conta 25.  Immagino di piani per l'effettiva area Expo ce ne fossero gia', tanti e confusi pero' visto che il parco nella sua versione piu' definita e' stato finito solo nel 2024. Ma ne e' valsa la pena.


Il parco e' di poco meno di 1 km2 e comprende una serie di zone (la foto satellitare qui sopra e' di una fase intermedia della costruzione). Le principali sono:

  1. Expo Culture Park World Floriculture Garden: un giardino botanico
  2. Shanghai Grand Opera House, formalmente non ancora aperta
  3. Shanghai Juss International Equestrian Center, pensato per ospitare Longines Global Champions Tour
  4. Expo Culture Park Shanghai Greenhouse Garden: la star del parco, tre grandiose serre (che sicuramente sono state ispirate da quelle del Gardens By The Bay di Singapore) ospitano tre diversi ambienti: Sand Mirage, Clouds Forest e Clouds Canyon




        5. Shenyuan: un giardino cinese in stile Jiangnan (dal nome tradizionale della zona a sud, nan in cinese, che costeggia il fiume, jiang in cinese)


      6. Expo Culture Park: la zona di giardino che unisce tra loro quello che resta dei padiglioni dell'Expo 2010, tra cui italiano, francese, Lussemburgo, russo. I padiglioni in se' non sono particolarmente interessanti ma il parco e' piacevole
        7. Expo Culture Park Twin Mountains: l'altra star del parco, due colline artificiali (una di 48 e una di 35 m di altezza) costruite in acciaio e poi coltivate a parco. Per la cronaca, all'interno c'e' un parcheggio multipiano. Ma chi non vorrebbe un parcheggio cosi'?




L'area e' poi arricchita da altre zone verdi e in particolare da un lago centrale molto d'effetto. Il profilo occidentale e settentrionale del parco e' invece il parco di Houtan che costeggia il fiume e che e' attraversato dalla pista pedonale e ciclabile di cui abbiamo parlato sopra. La zona limitrofa sulla sinistra ospita invece un centro esposizioni e un'area adibita a uffici, prevalentemente di grandi aziende statali. Ancora piu' a sinistra c'e' il China Art Museum (ex Padiglione Cinese) e la Mercedes Benz Arena.

Il parco e' raggiungibile con la metro alla stazione Houtan. Se si vuole invece arrivare nella zona del Padiglione Cinese, la fermata della metro e' China Art Museum.

Cina | Shanghai | Jiading, culla di Shanghai


Jiading ha da poco celebrato gli 800 anni. Shanghai ne ha solo 300.

Jiading fu fondata nel 1217 durante la dinastia dei Song meridionali (1127-1279) e la sua posizione sul delta del Fiume Azzurro fu determinante per la sua affermazione come centro economico e culturale dell'epoca.





Oggi Jiading si trova nel nord-ovest di Shanghai, a 20 km dal centro della citta'. Conta 1.5 milioni di abitanti e ospita campus universitari, il Circuito di F1 e molto del mondo dell'automotive di Shanghai, tra cui la sede di molti produttori.

Quello che rimane del centro storico di Jiading e' racchiuso all'interno dell'anello formato dall'omonimo fiume ed e' collegato alla citta' dalla Metro 11 (fermate Jiading North e Jiading West). La citta' di Jiading era protetta da mura cittadine costruite nel 1219. Nel 1949 le mura sono state completamente demolite per lasciare spazio a strade moderne. Sono pero' ancora visibili due tratti di un centinaio di metri ciascuno: la porta Sud (all'incrocio tra il Jiading River e Jiading South Street) e porta Ovest (all'incrocio con Renmin Street/West Street).

Tempio di Confucio e Museo degli Esami imperiali. Risalente al 1219 ed e' ancora oggi uno dei piu' imponenti templi confuciani della Cina. Ospita il Museo degli Esami imperiali dedicato al sistema di esaminazioni messo in piedi a partire dalla dinastia Sui (581-618) per la scelta dei funzionari imperiali.



Qiuxia Garden. Giardino nello stile di Suzhou oggi aperto al pubblico ma in origine diviso in tre giardini privati del XVI secolo, il giardino Gong, il giardino Shen e il giardino Jin, dal nome dei loro proprietari.








Cina | Shanghai | Giardini a Nanxiang



La Metro 11 passa da quello che era una volta il villaggio di Nanxiang (fermata Nanxiang) e che oggi e' stato inglobato da Shanghai. A differenza di tante altre periferie, pero', e' vivibile e piacevole.

Il villaggio di Nanxiang nacque a seguito della fondazione, durante l'epoca delle dinastie Meridionali e Settentrionali (420-589), di un importante tempio buddhista. La leggenda racconta che un contadino scopri' una roccia che attiro' l'attenzione di due gru coronate, uccelli sacri a Buddha. Per questo motivo la terra dove fu scoperta la roccia fu dichiarata sacra e nel 505 il tempio Baihe fu costruito. Tutto intorno nacque a poco a poco un villaggio. Oggi il tempio Baihe non esiste piu' ma al suo posto si trova il Liuyun Buddhist Temple (anche Yunxiang Temple), costruito nel 2004.






Il tempio ando' distrutto in un incendio ma le sue pagode gemelle sono ancora in piedi e sono poste all'ingresso della via pedonale centrale. Si ritiene che siano le piu' antiche di Shanghai.




Pagode e tempio sono il fulcro della Nanxiang Old Town, un gruppo di vie commerciali (negozi di snack "come una volta", souvenir, trattorie), famosa per gli xialongbao, i fagottini cinesi ripieni di carne e brodo. L'inventore si dice sia stato il proprietario del ristorante Rihuaxuan, nel 1871, in competizione con i venditori di fagottini di carne di maiale che si trovavano gia' ovunque. Nella nuova versione invece il fagottino era piu' piccolo, la pasta piu' fine e il ripieno arricchito di gelatina di maiale per renderli piu' succulenti. Il secondo ristorante piu' longevo e' invece Changxinglou, lo stesso che ha il suo negozio sempre superaffollato alla citta' vecchia (Nanxiang Steamed Bun Restaurant).






La vera gemma della Nanxiang Old Town e' il Tan Yuan, un giardino raffinatissimo recuperato dopo secoli di abbandono (era stato distrutto nel 1600 ed e' aperto al pubblico solo da pochi anni). Il giardino apparteneva allo studioso Li Liufang e oggi e' aperto al pubblico (anche se in pochi ci entrano) ed e' proprio come camminare in un dipinto.









Poco lontano dalla Old Town si trova il Guyi GardenCostruito nel XVI secolo per il funzionario imperiale Min Shiji, il giardino in stile di Suzhou e' stato trasformato in un parco durante la dinastia Qing. Comprende un ristorante di xiaolongbao (accesso dall'esterno) e una casa da te' tradizionale con vista sul laghetto.









Cina | Shanghai | Le piogge delle prugne gialle



Il clima di Shanghai non e' famoso per essere clemente e piacevole. Ci sono buone stagioni, come la primavera e l'autunno, ma ci sono anche quelle durante le quali il cielo non da' pace. Una di queste e' la stagione piovosa.

Trovandosi nella regione del delta del fiume Azzurro (Yangtze), Shanghai subisce ogni anno la cosiddetta "stagione delle piogge della prugne gialle" (梅雨期 - méiyǔ qí, lett. periodo delle piogge delle prugne, o 黄梅季 - huángméi jì, lett. stagione delle prugne gialle). Il nome di questa stagione deriva dal calendario lunare e fa riferimento alle prugne che, mature e quindi gialle, cadono durante il quarto e quinto mese lunare proprio nella zona a sud del fiume Azzurro. Secondo la tradizione, e' l'umidita' rilasciata dalle piante che causa le piogge.

Il periodo dura da meta' maggio a inizio luglio ed e' caratterizzato da temperature che si aggirano intorno ai 28-30 gradi e un'umidita' intorno all'80-85%. Lo stesso fenomeno atmosferico colpisce Corea, Giappone e Taiwan.

La medicina tradizionale cinese ha ovviamente una risposta anche per i malesseri tipici di questa stagione, soprattutto dovuti all'umidita': riposino pomeridiano (ma non piu' di 30 minuti e non subito dopo pranzo, magari dopo una decina di minuti...), esercizi a bassa intensita' e una dieta equilibrata e leggera. Le bevande suggerite sono gli infusi a base di rosa, gelsomino e osmanthus. I cibi piu' adatti, sempre secondo la medicina tradizionle, sono le radici, l'orzo perlato, i pomodori, le alghe violacee e l'alga kombu. Oppure l'aria condizionata.

Cina | Shanghai | Il Jazz Bar del Peace Hotel e la Old Jazz Band


Shanghai cambia faccia continuamente. Capita di svegliarsi una mattina e di non trovare più un intero quartiere di case vecchie o una palazzina. Allo stesso modo aiuole con tanto di fiori possono comparire nel giro di poche ore.

Il Jazz Bar del Peace Hotel, sul Bund, invece, resiste, insieme alla sua Old Jazz Band. Il Jazz Bar stesso e' un'istituzione: nei tempi d'oro della Shanghai delle Concessioni qui si esibivano band americane e ospiti di tutto il mondo accorrevano per ascoltarle. La Old Jazz Band invece risale agli inizi degli anni '80 e i suoi componenti sono la miglior testimonianza della longevità del locale: l'eta' media e' 82 anni. Il bar ha ospitato nei decenni gente di tutti i tipi, compresi Jimmy Carter, Ronald Reagan e Bill Clinton, che suono' anche un pezzo.

La jazz band ha una lunga storia: il duo originale, formato da Zhou Wanrong (tromba) e Cao Ziping (piano), fondo' una band nel 1947 con Jimmy King, già famoso nell'ambiente della musica in stile hawaiano (!). A partire dall'occupazione giapponese, infatti, gli stranieri di Shanghai erano quasi tutti scappati, compresi gli artisti filippini che andavano tanto di moda all'epoca, e la richiesta di artisti cinesi crebbe. Da qui l'idea di fondare una band tutta cinese.
Nel 1949 l'arrivo dei comunisti porto' allo scioglimento forzato della gruppo e si dovette aspettare fino agli anni 80' per tornare ad ascoltare la loro musica. L'impulso a ricomporre la band arrivo' dal manager del Peace Hotel, ex Cathay Hotel del leggendario Victor Sassoon e poi Peace Hotel, prima a gestione statale e poi del gruppo Fairmont.
Praticamente la band suona ogni giorno dal 1980 nel Jazz Bar, dalle 18:30 alle 2:00, e la musica della Old Jazz Band e' descrivibile come "soft jazz" rivisitato in forma shanghainese.


Cina | Shanghai | L'Art Deco del Greater Shanghai Plan di Jiangwan




Una zona a nord di Shanghai ha una caratteristica tutta sua: era stata concepita da Chang Kai Shek come il centro del potere nel progetto mai terminato del Greater Shanghai Plan (大上海计划).

Nel 1927, infatti, Chang Kai Shek stava progettando il nuovo ordine nazionale dalla capitale Nanchino e Shanghai fu dichiarata Special City Government. A quell'epoca i nazionalisti controllavano la citta' cinese (Nanshi, citta' meridionale) e la zona settentrionale dell'attuale Zhabei District. Il resto era in mano agli stranieri nella forma delle Concessioni. Era necessario quindi estendere la zona utilizzabile per fornire la citta' di un adeguato centro decisionale che avrebbe fatto di Shanghai la citta' internazionale che meritava di essere, come gia' Sun Yat Sen aveva ipotizzato. Due anni dopo, nel 1929, venne presentato al governo della citta' di Shanghai un piano di rinnovamento che prevedeva la costruzione, su 4.6 km2, di un centro decisionale nuovo di zecca, in quello che oggi e' la zona di Jiangwan (Distretto di Baoshan), il cui fulcro sarebbe stato l'incrocio tra Hengren Road e Qingyuan Ring Road.

I lavori iniziarono nel 1931 e furono realizzati sulla base delle idee contenute nel libro Garden Cities of Tomorrow (1902) del britannico Ebenezer Howard, quindi con chiare influenze occidentali, nonostante l'ambizione di creare una citta' armonicamente cinese. Per intenderci, il libro di Howard ispiro' anche la progettazione di Central Park a New York.

Il piano di sviluppo fu avviato ma nel 1937 l'arrivo dei giapponesi lo interruppe bruscamente. Gli occupanti modificarono a modo loro il Plan ma anche questo progetto non fu mai completato. Nel 1952, quando i nazionalisti tornarono al potere non ripresero il lavoro e l'esperimento termino' lasciando pero' alcune costruzioni significative ancora oggi visibili ed esempio di un'architettura che aveva un suo specifico orientamento e valore.

La zona e' raggiungibile con le linea 8 (fermate Xiangyin Road e Nanjiang Road) e la linea 10 (fermata Jiangwan Stadium).

Il progetto

Il fulcro del Greater Shanghai Plan era un'area centrale a forma del carattere 中 (zhong, centro) che avrebbe contenuto edifici governativi oltre a un museo, una biblioteca, un ospedale e uno stadio per eventi di carattere nazionale. Sarebbe stato collegato al centro da una linea ferroviaria. Al centro avrebbe avuto anche una lunga vasca sullo stile del Lincoln Memorial di Washington, completato qualche anno prima. Un piano ambizioso insomma.

Le vie che dipanavano dal centro avrebbero avuto come carattere iniziale Zhong, Hua, Min, Guo, Shang, Hai, Shi, Zheng o Fu, ovvero la versione cinese di "Republic of China Shanghai Municipal Government". 

Il resto della zona sarebbe stata separata in zone residenziali e zone industriali collegate da strade ben delineate che avrebbero portato anche alle concessioni internazionali piu' a sud, a Pudong, a Jinqiao e ad altre zone piu' periferiche.

Il centro sarebbe stato rappresentato dalla nuova Shanghai City Hall, sede del governo. La gara per il progetto fu vinta dall'architetto Dong Dayou, con una solida esperienza americana alle spalle, e i lavori iniziarono nel giugno 1931. Nonostante le interruzioni per i combattimenti con i giapponesi, la Shanghai City Hall e altri cinque edifici laterali furono completati per la fine dello stesso anno in stile Art Deco, spesso con chiare influenze della tradizione cinese piu' classica.

Nel 1934 iniziarono invece i lavori per lo stadio e la piscina pubblica, per la Shanghai Municipal Library e lo Shanghai Municipal Museum, anche questi ultimi disegnati da Dong Dayou.

Queste sono le uniche costruzioni realizzate e ancora oggi visibili, anche se in alcuni casi la destinazione d'uso e' cambiata:

Shanghai City Hall

Oggi uno degli edifici della Shanghai Sport Academy. Ospita la China Table Tennis Association. Nella lobby e' ancora possibile ammirare una mappa di Shanghai e una stilizzazione di quello che doveva essere il Greater Shanghai Plan.


Shanghai Municipal Museum

Oggi fa parte del Changhai Hospital. Il pavimento piastrellato e' ancora decorato con la rosa dei venti originale.



Shanghai Municipal Stadium, Natatorium and Gymnasium

Fanno parte oggi del Jiangwan Sports Center. Lo stadio ospito' i primi giochi nazionali che si tennero nel 1935.






Shanghai Municipal Library

L'edificio che doveva ospitare la Shanghai Municipal Library non fu mai completato. Per molti anni, fino al 2008, ha ospitato la biblioteca della Tongji Middle School e dopo di che' e' caduto nel dimenticatoio. Nel 2017, dopo tre anni di restauro, e' stata riaperta come Yangpu District Library. I lavori di ristrutturazione hanno seguito in gran parte i progetti originali e le tegole in ceramica sono state prodotte a Yixing come previsto da Dong Dayou. La biblioteca oggi ospita 650.000 volumi e ha 650 posti a sedere. Comprende anche una sala espositiva dedicata alla storia della biblioteca.


China Civil Aviation Association Building

L'edificio piu' peculiare tra quelli progettati da Dong e' certamente quello per la China Civil Aviation Association. Per meglio apprezzare la sua forma a aeroplano, bisogna salire ai piani alti del Changhai Hospital.



Cina | Shanghai | West Bund Riverside Promenade (Puxi)

Come se la East Bund Riverside Promenade non bastasse, e' in corso di completamento (ma e' di fatto totalmente percorribile) la gemella West Bund Riverside Promenade. Anche questa di 25 km, corre lungo il fiume Huangpu tra lo Yangpu Bridge a nord e lo Xupu Bridge a sud e permette di passare una giornata lontana dalle auto e dal traffico cittadino.



A differenza della versione orientale della passeggiata, questa e' ancora in fase di completamento e un paio di punti nella meta' meridionale del percorso sono ancora chiusi, ma e' possibile circumnavigare il cantiere utilizzando le strade parallele. La corsia per le biciclette non e' disponibile lungo tutto il percorso, semplicemente perche' sul Bund storico (che in questo caso va dai Cool Docks al Waibaidu Bridge) la passeggiata sopraelevata e' sempre stata ed e' ancora esclusivamente pedonale (pedalare facendo lo slalom tra i turisti sul Bund non sarebbe comunque sano...). Inoltre, forse perche' non e' ancora stata completata o forse per scelta, il West Bund non e' dotato di punti di appoggio regolari come la versione di Pudong, quindi niente bagni ogni 200 m. Ci sono pero' i distributori di bevande.
Le zone piu' interessanti sono, partendo da Nord, quelle in corrispondenza di Hongkou, ovviamente il Waibaidu Bridge e il Bund storico e la zona di Xuhui (pre-esistente) attrezzata con spazi sportivi.

Le due passeggiate sulle due sponde dello Huangpu sono collegate con un buon numero di traghetti che fanno da spola tra le due rive. Alcune linee di battelli non sono ancora state attivate/ripristinate, tra cui quella che unisce i due estremi meridionali dei lungofiume, mentre e' gia' attiva la linea che unisce gli estremi settentrionali, cosi' come quelli della zona di Lujiazui a est e del Bund storico a ovest.





Cina | Shanghai | East Bund Riverside Promenade (Pudong)

A Shanghai c'e' una nuovissima alternativa per il weekend: l'East Bund Riverside Promenade. Il nome ufficiale, in cinese, e' Binjiang Da Dao (Riverside Avenue), che esisteva gia' ma era lunga solo 2,5 km a Lujiazui. Ora invece e' lunga 25 km e va dallo Yangpu Bridge a nord allo Xupu Bridge a sud. L'ultima parte a sud e' cosi' fuori dal centro che le costruzioni intorno sono ancora quelle tipiche della campagna con i tetti all'insù... difficile credere di essere ancora a Shanghai! Sono in previsione nuovi tratti di percorso, che verranno completati gradualmente nei prossimi anni. Al momento l'obiettivo e' arrivare a 45 km di piste pedonali su entrambi i lati del fiume.



Il percorso e' completamente pedonale e comprende una pista ciclabile con i due sensi di marcia, una pista per la corsa con i due sensi di marcia, e uno spazio molto ampio per chi invece vuole solamente passeggiare. L'intero Trail non incontra mai ostacoli, che siano canali che si gettano nello Huangpu River o strade. Non corre mai parallelo a strade trafficate. Lungo tutto il percorso e' frequente trovare biciclette a noleggio.

Il percorso si puo' iniziare ovunque anche se per ora le fermate della metropolitana nei paraggi non sono molte (nuove stazioni previste per il 2020). Meglio affidarsi ai traghetti che fanno da spola da una parte all'altra del fiume.

L'intero Trail e' stato attrezzato con punti di appoggio: piu' di venti casettine in legno ospitano servizi pubblici, distributori gratuiti di acqua potabile, distributori di bevande in bottiglia e una stanza al chiuso (ma tutta in vetro) per riposare al riparo dalle eventuali intemperie. Queste stanze sono sorvegliate e dotate di libri e intrattenimento per bambini. A intervalli regolari sono inoltre state installate aree gioco per bambini compresi spazi per giocare con la sabbia. Sono pochi pero' i punti di ristoro (praticamente solo a Lujiazui e nella zona del Parco Expo) e quindi e' consigliabile portare con se' del cibo per un picnic.

In generale tutto lo Huangpu Riverside Trail e' gradevolissimo grazie alla vista sul fiume, alle aiuole perfettamente curate, alle panchine ombreggiate e all'assenza di auto. I punti piu' interessanti lungo il percorso sono il tratto di Lujiazui, con l'immancabile vista sul Bund da una parte e i grattacieli di Pudong dall'altra, lo Houtan Park in corrispondenza del Parco Expo e il New Bund Park nell'ultima parte del percorso con una collina-gioco per bambini e un grande scivolo coperto.

Per completare l'intero percorso e' consigliabile iniziare dallo Yangpu Bridge (raggiungibile in metro+bici da Pudong e metro+bici+traghetto da Puxi) e finire al Sanlin Road Ferry in prossimita' dello Xupu Bridge. Da li' si puo' raggiungere Puxi in battello o la metro piu' vicina in bici.