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India | Tamil Nadu | Mamallapuram

15 aprile 2025 |
 
Mamallapuram (nota anche come Mahabalipur, Mahabalipuram, Mahapalipuram) si trova a un paio d'ore dall'aeroporto di Chennai, andando verso sud (e verso Pondicherry, rendendo questa una tappa quasi obbligatoria andando o ritornando dall'ex colonia francese). Conta solamente12.049 abitanti ed e' conosciuta per un interessante parco archeologico di monumenti monolitici.

E' una citta' di origini antichissime: era gia' conosciuta nel 600 come porto e risalgono a questo periodo i monumenti oggi patrimonio UNESCO. Questi reperti rappresentano il primo stadio dell'architettura dravidica con forti elementi buddhisti. Si ritiene siano stati di ispirazione per i monumenti oggi visibili a Ellora (piu' o meno della stessa epoca) e a Hampi (successivi). E' presente la consueta struttura a carro (rathas) e altre pietre scolpite di grande effetto. Alcuni ritengono che questo complesso sia servito come palestra per giovani scultori, teoria sostenuta da fatto che, ad esempio, siano presenti piu' soggetti ripetuti.

Il maremoto del 26 dicembre 2004 ebbe conseguenze impensabili per Mamallapuram: mano a mano che le acque si ritirarono, portando con se' tonnellate di sabbia, venne alla luce un complesso di rovine risalenti allo stesso periodo dei monumenti visibili, tra cui una testa di elefante e un cavallo alato, rimasti nascosti sui fondali per secoli.

India | Promenade a Pondicherry

11 aprile 2025 |

Pondicherry (Puducherry) e' un territorio autonomo (Union Territory of Puducherry) circondato dallo stato costiero del Tamil Nadu. E' stata una colonia, prima portoghese (dal 1521), poi olandese, poi danese e infine francese dal 1674 al 1962, esperienza che ha lasciato una forte influenza soprattutto architettonica. La localita' e' stata quindi promossa come destinazione turistica negli ultimi anni, con alcuni ottimi esempi di hotel de charme e residenze private aperte al pubblico. E' un'ottima opzione per un weekend meno caotico, meglio ancora se abbinato con una visita, di strada per Chennai, a Mamallapuram.

Restano ovviamente ancora molti lavori da fare (alto tasso di poverta', strade inadeguate, mancanza di sistema fognario, inquinamento, erosione delle coste), tra cui un migliore collegamento con le principali citta' indiane (al momento l'aeroporto piu' servito e' quello di Chennai a piu' di 3 ore di macchina da Pondicherry; l'aeroporto di Pondicherry ha solo due voli, uno per Hyderabad e uno per Bangalore). 

La parte di citta' turisticamente rilevante e' chiamata White City, che corrisponde al quartiere francese dell'epoca coloniale. In questa zona sono ancora presenti il consolato francese e l'istituto di cultura francese, oltre a molte chiese e costruzioni in stile europeo recentemente ristrutturate. Resiste anche una comunita' francese e francofona (a Pondicherry la lingua piu' parlata e' il Tamil) in gran parte composta da persone nate durante gli anni della colonia e ai quali nel 1962 fu data la possibilita' di ottenere il passaporto francese pur rimanendo a vivere a Pondicherry.

India | Maharashtra | Ajanta e Ellora

11 febbraio 2025 |
 
Normalmente in India per visitare un luogo meritevole ci si impiega qualche ora di macchina. Per andare a Ellora e Ajanta le ore di macchina diventano veramente tante (piu' di 7, a seconda del punto di origine) ma ne vale la pena. Le grotte di Ajanta e il complesso di Ellora si trovano nel distretto di Aurangabad, nello stato del Maharashtra. Inutile dirlo, sono Patrimonio UNESCO. Per visitarle le opzioni di pernottamento non sono molte. Alcune (poche) valide sono nei pressi di Ellora. A Ajanta non risultano strutture. Le due localita' distano circa 2 ore di auto. Il modo migliore per visitarle entrambe e' ingaggiare un autista, non essendoci ovviamente mezzi di trasporto adeguati in zona. Nonostante i km da percorrere non siano molti, e' essenziale dedicare almeno due giorni perche' il tragitto e' molto lento e quindi non fattibile in giornata, ad esempio se si arriva da Mumbai. In entrambi i siti e' possibile trovare guide piu' o meno ufficiali, mediamente preparate, per visitare con un po' piu' consapevolezza i due monumenti.

In zona si trova un curioso monumento che merita una veloce tappa, se non altro per la sua (poca) originalita': una copia del Taj Mahal di Agra. Il Bibi Ka Maqbara e' infatti legato a doppio filo con il piu' famoso Taj: fu commissionato dal figlio dell'imperatore mogul Aurangzeb (quello che commissiono' il Taj in memoria della moglie) per onorare la morte della moglie Dilnas Banu Begum (morta durante il parto come la suocera). Il Bibi Ka Maqbara e' del 1660, trent'anni dopo il Taj.




Le grotte buddhiste di Ajanta ricordano molto quelle di Dambulla in Sri Lanka, o le grandiose grotte di Mogao in Cina (o le meno inflazionate grotte di Yulin poco distanti). Si tratta infatti di una trentina di spazi letteralmente scavati nella roccia lungo la fiume Waghora che in questo punto disegna un'ansa molto stretta. Le grotte sono state costruite in due fasi: la prima nel II sec. a.C., la seconda dal 400 al 650 d.C. Nonostante molti scritti buddhisti parlino di queste grotte come destinazione di molti pellegrinaggi, il complesso fu "riscoperto" dagli inglesi nel 1819, durante una battuta di caccia alla tigre. Purtroppo i colori che una volta dovevano essere abbondanti e d'effetto, sono andati via via ossidandosi e hanno lasciato posto a una patina verdastra ma nel complesso le grotte trasmettono ancora la grandiosita' di un tempo.










Il complesso di Ellora invece e' famoso per il rock-cutting "in negativo", nel senso che, presa una roccia, e' stato rimosso il superfluo per creare elaboratissimi monumenti all'aperto. E' conosciuto come Ellora caves, anche se qui troviamo principalmente spazi aperti, oltre ad alcune grotte. E' databile tra il 600 e l'anno 1000 e ha avuto influenze buddhiste, jainiste e hinduiste. Il pezzo principale del complesso e' il tempio Kailash, tipicamente dotato di una struttura a carro e dedicato a Shiva.

India | Pune

11 marzo 2024 |
 
Pune (Poona durante il Raj britannico) e’ una citta’ dello stato indiano del Maharashtra, a 150 km a sud-est di Mumbai. Conta piu’ di 3 milioni di abitanti, che arrivano a 7.2 se si considera l’area metropolitana (l’ottava area piu’ popolata dell’intera India). E’ uno dei principali centri tecnologici e dell’industria manifatturiera. 

La citta’ vera e propria ha avuto origine nel XVIII secolo, dopo che il territorio era passato piu’ volte dalle mani dell’impero Maratha ai Mogul e viceversa. Nel 1720, infatti, Baji Rao fu eletto primo ministro (Peshwa) dell’impero Maratha e sposto’ la sua sede da Saswad a Pune nel 1728 avviando cosi’ una serie di trasformazioni che portarono Pune da essere una semplice kasbah a una vera e propria citta’. Risale a quest’epoca l’acquedotto della citta’ che fino al 2004 portava acqua dalla riserva di Katraj, costruita proprio in quell’epoca.
L’importanza di Pune ando’ scemando con la sconfitta dell’impero Maratha per mano degli inglesi. Lo stesso Peshwa fu deposto nel 1818 dalla Compagnia delle Indie Orientali (che, bisogna ricordare, fu il vero conquistatore dell’India per conto dell’Inghilterra). Nel 1858 divenne operativa la linea ferroviaria tra Pune e Bombay.

Con la fine del Raj britannico nel 1947, Pune acquisto’ importanza commerciale. Oggi la citta’ ospita un importante distretto industriale, che beneficia anche della vicinanza con Mumbai. Lo sviluppo ha portato anche molti problemi e disuguaglianze sociali: il 36% della popolazione vive in baraccopoli. 














India | La gente di Kolkata

13 febbraio 2023 |

Kolkata (fino al 2001 conosciuta con il nome di Calcutta) e' la capitale del Bengala Occidentale, stato a nord-est dell'India, e si trova a soli 80 km dal confine con il Bangladesh. Si sviluppa sulla riva orientale dell’Hooghly River (un fiume in gran parte alimentato dal Farakka Feeder Canal, che nasce dal Gange prima di entrare in Bangladesh e che devia il 50% delle sue acque verso Kolkata) e ha una popolazione di 4.5 milioni di abitanti (ma ce ne sono 14 milioni nell’hinternland). Il porto di Kolkata e’ il piu’ antico dell’India e il solo sul delta di un fiume, caratteristica che ha fatto di Kolkata un importante centro economico. E’ ritenuta la capitale culturale dell’India e ospita importanti università, fondate dagli inglesi che avevano fatto di Calcutta la loro prima capitale su suolo indiano. Fu infatti qui che nel 1690 la Compagnia delle Indie Orientali ottenne dal sovrano locale (conosciuto con il titolo di Nawab) la licenza commerciale necessaria per costruire innanzitutto un centro di commercio, conosciuto all’epoca con il nome di Fort William. Nonostante i tentativi del Nawab di riprendersi il Forte, la Compagnia ebbe la meglio e nel 1793 sconfisse definitivamente il sovrano locale e prese il comando di tutta la regione. Calcutta divenne quindi la capitale della colonia britannica fino al 1911. Da qui venne poi trasferita a New Delhi, sia per questioni geopolitiche che per questioni di sicurezza: Calcutta infatti era diventata il centro del movimento indipendentista indiano.

Dopo l’indipendenza del 1947, Calcutta inizio’ un percorso di instabilità sociale segnato da violenti episodi, prima fra tutti la manifestazione del 1946 a favore della partizione dell’India, episodio che causo’ piu’ di 4000 morti. La partizione dell’India e la creazione di Pakistan e Pakistan Orientale (oggi Bangladesh) contribui’ pesantemente con un’ondata di induisti che lasciavano i territori separati per riversarsi in citta' e un’ondata di musulmani che se ne andavano per raggiungere il Bangladesh. Gli anni ’60 e ’70 furono segnati da molti scontri di gruppi marxisti-maoisti che danneggiarono le infrastrutture della città portandola alla stagnazione. E ancora la guerra di liberazione del Bangladesh del 1971 porto’ a una nuova ondata di profughi, ancora piu’ disperati dei primi, verso Calcutta.



Casa di Madre Teresa di Calcutta. Attiva in India dal 1929 alla sua morte, avvenuta nel 1997, Madre Teresa di Calcutta ha lasciato in citta' molti centri che si occupano di malati e bisognosi, gestiti dall'ordine di suore da lei fondato nel 1950, le Missionarie della Carita'. La Casa Madre ospita la sua tomba.
Victoria Memorial. Monumento in marmo bianco dedicato alla Regina Vittoria, che regno’ fino al 1901. Fu costruito tra il 1906 e il 1921 ed e’ ancora oggi il piu’ grande monumento dedicato a un sovrano mai costruito. Ironicamente fu inaugurato quando la capitale era già stata spostata a New Delhi. Ospita oggi un museo dedicato al movimento indipendentista.  
Venditore ambulante di Papri Chat
Kalighat Kali Temple e’ un tempio induista dedicato alla divinità Kali. Si affaccia oggi su un canale ma in origine era stato costruito sulla riva del fiume Hooghly, poi deviato. Trattandosi di acqua che in pratica viene dal Gange, e’ destinazione per abluzioni.