Cina | Gansu | Dunhuang e le grotte di Mogao

25 agosto 2020 | | |

Duhuang e' stato un punto essenziale della Via della Seta ed e' oggi una localita' turistica famosa per il deserto ma soprattutto per le Grotte di Mogao. Non appartiene propriamente allo Hexi Corridor, trovandosi geograficamente oltre il passo di Jiayu, che segnava appunto la porta all'impero celeste. A Dunhuang convergevano le vie che collegavano l'India alla Mongolia via Lhasa e la Siberia meridionale. La storia di Dunhuang risale a ben prima pero': reperti archeologici hanno dimostrato che la zona era abitata gia' nel 2000 a.C. La sua importanza militare risale invece al II sec. a.C., quando fu stabilito qui un posto di controllo a protezione dello Hexi Corridor.

Crescent Lake e Singing Sand Dunes


Il Crescent Lake (cosi' chiamato per la forma a mezza luna) e' un'oasi pochi chilometri a sud dell'attuale citta' di Dunhuang. E' particolarmente suggestivo grazie anche alle alte dune "da cartolina" che lo circondano e che sono famose per "suonare" con il vento (o meglio se un gran numero di persone le scende a mo' di scivolo). Le dune "da cartolina" non sono comuni nel deserto del Gobi, di cui fa parte questa zona. Per questo motivo questa porzione di deserto e' chiamato Kumtag Desert (lett. deserto delle montagne di sabbia). In realta' non e' chiaro se il Kumtag Desert faccia parte del deserto del Gobi (a est) o del Taklamakan (a ovest), entrambi deserti freddi.








Grotte di Mogao


Dalla Via della Seta passo' il Buddhismo, in viaggio dall'India verso l'Estremo Oriente. I primi luoghi di culto risalgono al IV sec. d.C. e si sono poi sviluppati in quello che oggi e' conosciuto come il complesso delle grotte di Mogao, che ne conta ad oggi 725 (erano probabilmente piu' di mille). All'interno delle grotte sono stati rinvenuti oggetti appartenenti a piu' religioni, a dimostrazione della grande varieta' di persone che passavano da questo importante punto di snodo.
Le grotte di Mogao sono oggi un complesso turistico molto frequentato. I biglietti, acquistabili online con al massimo un mese di anticipo, sono divisi per leggere: i biglietti A sono quelli piu' completi e ambiti (ma si limitano a 3000 ingressi al giorno), comprendono i due video iniziali e 8 grotte; i biglietti B (6000 al giorno) sono limitati a 4 grandi grotte, senza visita guidata; i biglietti C consentono l'accesso ai solo video iniziali. Gli stranieri non possono acquistare i biglietti via internet ma solo sul posto su presentazione del passaporto, ma in compenso ogni giorno un certo numero di biglietti sono riservati ai non-cinesi e quindi e' raro doversi accontentare dei biglietti B o C. I video iniziali sono due: il primo offre un'introduzione molto romanzata sulla Via della Seta storica; il secondo e' proiettato in una sala tipo IMAX e permette di "visitare" virtualmente alcune grotte non accessibili. Un pulmino porta poi alle grotte vere e proprie, a una decina di chilometri di distanza. Le grotte sono posizionate su piu' livelli e sono accessibili grazie a corridoi esterni. La visita e' rigorosamente guidata e le guide sono molto preparate. Le grotte sono in gran parte molto piccole e poco illuminate, ma le guide sono dotate di torce.
La grande attrattiva qui sono i murales, databili dal VIII sec. in avanti. I murales precedenti (il sito e' in uso dal IV sec.) sono stati coperti nei secoli da opere piu' recenti o sono andati persi. A differenza delle grotte di Yulin, quelle di Mogao presentano colori in alcuni punti piu' ossidati (anneriti). La causa e' dovuta principalmente all'ampio utilizzo di colori a base di piombo, che con il tempo si sono anneriti. A Yulin questo e' avvenuto raramente perche' i murales sono successivi ed era passata la moda dei colori a base di piombo.
Le statue invece sono invece risalenti nel XVIII sec., nel senso che a quell'epoca vennero o realizzate completamente oppure vennero restaurate quelle originali, ma in maniera molto invasiva e per nulla conservativa, rappresentano quindi la parte meno di valore del sito. I murales invece hanno in gran parte mantenuto le forme originali.
La grotta piu' famosa e' forse una delle piu' piccole, a cui si accede dalla sala principale di Mogao, quella che contiene il Buddha gigante (35.5 m), quasi interamente risalente a dinastie relativamente recenti, tranne i piedi. E' il Buddha protetto dalla struttura a pagoda che si vede in tutte le immagino di Mogao. La stanzina n. 17, sul lato destro dell'entrata, e' conosciuta come Biblioteca Segreta e fu scoperta per caso a inizio '900: conteneva qualcosa come 70.000 testi sacri (buddhisti indiani, tibetani, centroasiatici) che i frati che custodivano il sito avevano accatastato nei decenni e poi murato per non farli scoprire. Lo scopritore, il custode di Mogao dell'epoca, tento' di informare i governanti locali che pero' non gli diedero retta. Lui quindi si rivolse ad archeologi europei, che per qualche centinaio di sterline ne acquistarono circa 60.000. Ora si trovano un po' in tutto il mondo, tranne una piccola parte che e' stata lasciata in Cina, ora in alcuni musei nazionali. Recentemente i documenti sono stati raccolti in un progetto di digitalizzazione che permette a tutti gli studiosi di accedervi, ma gli originali restano nei rispettivi musei di chi, all'epoca, li acquisto'. Discutibile. Il progetto si chiama International Dunhuang Project (http://idp.bl.uk/) ed e' stato fondato nel 1994, comprende 22 istituti di ricerca in 12 paesi e ha un catalogo di piu' di 130.000 testi e 500.000 immagini in altissima risoluzione.
Le grotte di Mogao non sono fotografabili ma online sono disponibili alcuni siti che le hanno digitalizzate, almeno in parte. Uno di questi e' https://www.e-dunhuang.com/ e comprende anche alcune grotte di Yulin.




Yumen Pass


Yumen (lett. Porta di Giada) rappresentava l'inizio dell'impero celeste in un'epoca ancora precedente alla muraglia di Jiayuguan: gli Han Occidentali infatti si erano spinti fino a qui e avevano costruito, tra il 202 e il 9 a.C., un passo che gestisse gli ingressi e le uscite. Oggi c'e' poco di quello che all'epoca doveva essere un avamposto militare molto importante, ma i resti sono comunque affascinanti soprattutto perche' non sono stati ristrutturati. Si puo' vedere il magazzino delle scorte alimentari, una parte della fortezza e soprattutto quello che rimane delle mura, realizzate in terra e stoppie. Probabilmente erano alte piu' di 5 m all'epoca ma quello che rimane oggi ha comunque un suo sapore di antico.





Yang Pass


Poco piu' a sud dello Yumen Pass si trovava lo Yang Pass (lett. Porta del Sole), realizzato durante il regno dell'Imperatore Wu della dinastia degli Han Occidentali intorno al 120 a.C. In questo caso la fortezza in se' e' completamente sparita ma e' possibile vedere quello che e' considerato il primo bastione della muraglia Han, in qualche modo l'inizio occidentale del muro. Dove doveva trovarsi il passo invece oggi c'e' una grande valle sabbiosa che nasconde tanti reperti archeologici, soprattutto merci che passavano da qui con le carovane e che ancora oggi affiorano dalla sabbia in occasione di grandi tempeste.



Grotte di Yulin


Una valida integrazione alle grotte di Mogao sono le grotte di Yulin, a circa tre ore di auto a ovest di Dunhuang. Per raggiungerle si deve fare una deviazione dalla strada che collega Dunhuang a Jiayuguan ma ne vale la pena. Le grotte sono poco frequentate e quindi particolarmente piacevoli, inoltre le guide, che arrivano dallo stesso centro di studio di quelle di Mogao, sono molto preparate e, avendo meno turisti, possono offrire una visita piu' accurata. Le grotte sono leggermente successive a quelle di Mogao e, come si scriveva prima, non hanno tra i pigmenti utilizzati quelli a base di piombo: si sono quindi mantenute meglio e non presentano le macchie scure dovute all'ossidazione.
Anche in questo caso non e' possibile scattare foto all'interno ma il sito https://www.e-dunhuang.com/ permette di visualizzare alcune grotte in alta risoluzione.