India | La gente di Kolkata

13 febbraio 2023 |

Kolkata (fino al 2001 conosciuta con il nome di Calcutta) e' la capitale del Bengala Occidentale, stato a nord-est dell'India, e si trova a soli 80 km dal confine con il Bangladesh. Si sviluppa sulla riva orientale dell’Hooghly River (un fiume in gran parte alimentato dal Farakka Feeder Canal, che nasce dal Gange prima di entrare in Bangladesh e che devia il 50% delle sue acque verso Kolkata) e ha una popolazione di 4.5 milioni di abitanti (ma ce ne sono 14 milioni nell’hinternland). Il porto di Kolkata e’ il piu’ antico dell’India e il solo sul delta di un fiume, caratteristica che ha fatto di Kolkata un importante centro economico. E’ ritenuta la capitale culturale dell’India e ospita importanti università, fondate dagli inglesi che avevano fatto di Calcutta la loro prima capitale su suolo indiano. Fu infatti qui che nel 1690 la Compagnia delle Indie Orientali ottenne dal sovrano locale (conosciuto con il titolo di Nawab) la licenza commerciale necessaria per costruire innanzitutto un centro di commercio, conosciuto all’epoca con il nome di Fort William. Nonostante i tentativi del Nawab di riprendersi il Forte, la Compagnia ebbe la meglio e nel 1793 sconfisse definitivamente il sovrano locale e prese il comando di tutta la regione. Calcutta divenne quindi la capitale della colonia britannica fino al 1911. Da qui venne poi trasferita a New Delhi, sia per questioni geopolitiche che per questioni di sicurezza: Calcutta infatti era diventata il centro del movimento indipendentista indiano.

Dopo l’indipendenza del 1947, Calcutta inizio’ un percorso di instabilità sociale segnato da violenti episodi, prima fra tutti la manifestazione del 1946 a favore della partizione dell’India, episodio che causo’ piu’ di 4000 morti. La partizione dell’India e la creazione di Pakistan e Pakistan Orientale (oggi Bangladesh) contribui’ pesantemente con un’ondata di induisti che lasciavano i territori separati per riversarsi in citta' e un’ondata di musulmani che se ne andavano per raggiungere il Bangladesh. Gli anni ’60 e ’70 furono segnati da molti scontri di gruppi marxisti-maoisti che danneggiarono le infrastrutture della città portandola alla stagnazione. E ancora la guerra di liberazione del Bangladesh del 1971 porto’ a una nuova ondata di profughi, ancora piu’ disperati dei primi, verso Calcutta.



Casa di Madre Teresa di Calcutta. Attiva in India dal 1929 alla sua morte, avvenuta nel 1997, Madre Teresa di Calcutta ha lasciato in citta' molti centri che si occupano di malati e bisognosi, gestiti dall'ordine di suore da lei fondato nel 1950, le Missionarie della Carita'. La Casa Madre ospita la sua tomba.
Victoria Memorial. Monumento in marmo bianco dedicato alla Regina Vittoria, che regno’ fino al 1901. Fu costruito tra il 1906 e il 1921 ed e’ ancora oggi il piu’ grande monumento dedicato a un sovrano mai costruito. Ironicamente fu inaugurato quando la capitale era già stata spostata a New Delhi. Ospita oggi un museo dedicato al movimento indipendentista.  
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Kalighat Kali Temple e’ un tempio induista dedicato alla divinità Kali. Si affaccia oggi su un canale ma in origine era stato costruito sulla riva del fiume Hooghly, poi deviato. Trattandosi di acqua che in pratica viene dal Gange, e’ destinazione per abluzioni.