Cina | Henan | Luoyang e le grotte di Longmen

19 agosto 2020 |
 
Luoyang (洛阳, lett. la citta' dalla parte soleggiata/settentrionale del fiume Luo) e' una citta' di circa 2 milioni di persone a un'ora di treno da Kaifeng. Si trova nel punto in cui confluiscono il fiume Luo (che da' il nome alla citta') e il Fiume Giallo. Come Kaifeng, e' stata scelta come capitale da molte dinastie.

Fu capitale per i Zhou Occidentali nel VIII sec. a.C. per poi diventare la capitale degli Han Orientali nel 25 d.C. Nel 68 venne costruito il Tempio del Cavallo Bianco, che si ritiene essere il primo tempio buddista in Cina, tutt'ora esistente (anche se la versione attuale risale al XVI sec.). Nel 166 arrivo' a Luoyang la prima missione romana, su ordine di Marco Aurelio Antonino. Fu poi capitale dei Wei e dei Jin nel III e nel IV sec. e, dopo una serie di distruzioni e ricostruzioni, fu capitale dei Tang e dei Song Settentrionali.

Grazie al ruolo di primo piano che la citta' ha avuto nei secoli, Luoyang e' stata arricchita con edifici che oggi sono stati riconosciuti come Patrimonio dell'Umanita', tra cui le Grotte di Longmen e la zona del Tempio del Cavallo Bianco.


La citta' in se' e' molto piacevole anche se i principali edifici di interesse turistico in citta' sono ricostruiti. I ristoranti turistici si concentrano nell'area di Lijingmen (West Street), molto vivace soprattutto la sera.



Le grotte di Longmen




Le grotte di Longmen sono uno dei piu' importanti reperti archeologici di arte buddista cinese. A differenza delle grotte piu' propriamente lungo la Via della Sete, famose soprattutto per i dipinti sulle pareti, quelle di Longmen contengono migliaia di altorilievi del Buddha Shakyamuni e dei suoi discepoli realizzate sulle rocce esteriori e in caverne scavate lungo le montagne di Xianshan e Longmenshan. Ci sono rappresentazioni di pochi centimetri a vere e proprie statue di 17 metri. Si contano 1400 "rientranze", tra semplici nicchie a vere e proprie grotte. Insieme agli altorilievi, si possono vedere anche 2500 stele e iscrizioni e 60 pagode buddiste. Il complesso risale in gran parte all'epoca dei Wei Settentrionali che si dedicarono a questo luogo tra il V e il VI sec. (il 30% delle sculture risalgono a quest'epoca) e alla dinastia Tang tra il VII e il X sec. (il 60% delle opere risalgono a questa epoca). Dal 2000 sono Patrimonio dell'Umanita'.









Il sito e' diviso in due parti, che si estendono sulle due sponde del fiume Yi per quasi un chilometro di lunghezza. Il lato occidentale e' piu' ricco di grotte, mentre quello orientale ospita alcune grotte e il tempio di Xiangshan, a cui e' abbinata la villa che fu di Chiang Kaishek e Soong Meiling.

Il sito, che ha resistito a secoli di intemperie e di abbandono, ha subito particolarmente durante il Novecento: prima i cercatori di arte occidentali a inizio secolo (un murales e' ora esposto al MOMA di New York e uno al Museo di Arte Nelson-Atkins di Kansas City in Missouri), poi le guardie rosse della Rivoluzione Culturale (molte teste delle statue, qui come in praticamente tutta la Cina, furono mozzate come forma di ribellione contro la religione e la cultura tradizionale).