Il primo giorno dell'anno lunare quest'anno cade il 28 gennaio, giorno in cui si festeggia il Capodanno cinese 2017. Le festivita' collegate al capodanno sono chiamate in cinese "festa di primavera" (春节; Chun Jié). Il calendario lunare non ha un uso quotidiano nella vita lavorativa, mentre e' ancora importante per le feste comandate e le celebrazioni (meglio scegliere il giorno migliore per festeggiare il matrimonio...!).
Il capodanno cinese si festeggia tradizionalmente per 15 giorni, del primo giorno dell'anno alla Feste delle Lanterne, anche se le scuole e gli uffici sono normalmente chiusi solamente per i primi 7 giorni. Ogni anno del calendario lunare e' collegato a un animale. Gli animali sono 12 e rappresentano lo zodiaco cinese. Quest'anno entreremo nell'anno del gallo. Ogni animale ovviamente ha le sue caratteristiche e tanti si sprecano in oroscopi piu' o meno improvvisati. A differenza dei calendari in uso in altre culture (ebrei, musulmani), il calendario cinese non ha una vera e propria numerazione, quindi non ha senso chiedere "in che anno siamo in Cina". La risposta e' 2017.
Questa festa e' particolarmente sentita in tutto il paese: centinaia di migliaia di cinesi ritornano nelle citta' di origine per festeggiare con i parenti, svuotando le citta' e intasando stazioni e aeroporti. Basta pensare che circa il 40% (piu' di 14 milioni di persone!) degli abitanti di Pechino e dintorni tornano a casa. Per molti lavoratori migranti e' l'unica occasione che hanno durante l'anno per rientrare a casa e non e' difficile che debbano intraprendere viaggi anche di 3 giorni in treno per raggiungere le loro famiglie. Ovviamente il capodanno si festeggia anche nei paesi limitrofi: Hong Kong, Macao, Taiwan, Singapore, Thailandia, Cambogia, Indonesia, Malesia, Vietnam, fino alle Mauritius e alle Filippine.
La festa vera e propria ha luogo la sera dell'ultimo giorno dell'anno quando le famiglie si riuniscono per cena, spesso a base di piatti "fortunati" come il pesce (longevita') o i ravioli (soprattutto al Nord). Le porte e le finestre sono tradizionalmente decorate con strisce di carta rossa con gli auguri di buona fortuna, felicita', benessere e longevita'. A differenza del Natale occidentale, che condivide con il Capodanno cinese la tradizione del celebrarlo in famiglia, in Cina non ci si scambia di solito regali, ma buste rosse contenenti soldi. In molte citta' della Cina, soprattutto meridionale, e in molte localita' di cultura cantonese fuori dal paese (Singapore, Hong Kong, Macao, Malesia), e' frequente assistere alla danza del drago, uno spettacolo che si solito viene finanziato dai commercianti di una certa via per portare fortuna e clienti.
La leggenda del capodanno parla di una bestia cattivissima, Nian, che ogni inizio di anno scendeva al villaggio per mangiare le persone, soprattutto i bambini. Un giorno pero' arrivo' un anziano che nessuno conosceva e annuncio' che si sarebbe nascosto e avrebbe messo fine alle scorribande del Nian. L'uomo allora inizio' a incollare strisce rosse sulle porte delle case e a far scoppiare la polvere da sparo. Il giorno dopo tutti si accorsero che la notte era passata bene e che il Nian non era tornato. Lo sconosciuto aveva dimostrato che il Nian aveva paura del colore rosso e dei rumori, quindi ogni capodanno bisognava vestirsi di rosso, incollare strisce di carta rossa sulle porte e sulle finestre e far scoppiare i petardi per evitare che il Nian ritornasse. Molto tempo dopo il Nian fu catturato da Hongjun Laozu, un monaco taoista, che lo domo' e lo cavalco'.
La tradizione vorrebbe quindi che si scoppino i petardi e i fuochi d'artificio, cosa che fino a qualche tempo fa era seguita alla lettera anche a Shanghai, ma negli ultimi anni le grandi citta' hanno proibito l'uso dei fuochi per motivi di sicurezza e di inquinamento. E' possibile comunque vivere questa esperienza particolarmente "rumorosa" (per usare un eufemismo...) in molte localita' come Hong Kong, i centri minori della Cina e in campagna.
Un breve video descrive questo fenomenale evento:
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Buon anno del gallo!!