Area: 720 km²
Popolazione: 5,5 milioni (di cui 74% cinesi, 13% malesi, 9% indiani)
Densita': 7.700 persone/km² (e' il terzo paese al mondo per densita' abitativa)
Lingue ufficiali: inglese, malese, cinese mandarino (scritto con caratteri semplificati), tamil
La citta'-stato di Singapore e' uno dei paesi piu' densamente popolati al mondo (3°) e piu' ricchi (PIL pro capite di 74.300 EUR, 3° al mondo dopo Qatar e Lussemburgo...).
Il nome, Singapore, viene da Singapura, citta' del leone, il simbolo di Singapore.
La storia di Singapore si divide tra pre-Lee Kuan Yew e post-Lee Kuan Yew.
Pre-Lee Kuan Yew
La storia di Singapore inizia ovviamente con il commercio: la punta della penisola malese era un avamposto ambito nelle rotte commerciali verso l'India e i cinesi furono tra i primi a capirne l'importanza, intorno al 300. L'autorita' sullo stretto era pero' affidata a Malacca, dove i cinesi facevano anche li' da padroni. I portoghesi poi presero il comando nel 1500 e furono contrastati dagli olandesi (che fondarono Jakarta) i quali nel 1600 conquistarono Malacca cacciando i portoghesi. Nel 1700 gli inglesi, in risposta alle guerre europee di quegli anni, si presero i possedimenti olandesi nel sud-est asiatico, compresa Malacca. Nel 1818 pero', con la fine delle guerre napoleoniche, gli inglesi si trovarono obbligati a restituire i possedimenti all'Olanda. Si oppose a questo passaggio Stamford Raffles, vice-governatore di Java. Fu lui infatti ad approfittare dell'instabilita' del regno di Johor, regione meridionale della penisola malese. Il regno subiva la contrapposizione dei due figli del sultano, morto qualche anno prima. Il figlio minore era in accordi con gli olandesi e prese il posto del padre mentre il fratello maggiore era assente. Raffles appoggio' quindi il fratello maggiore e lo sistemo' a Singapore. Raffles firmo' quindi un accordo: inizialmente gli veniva autorizzato l'uso di un terreno lungo il Singapore River, poi, nel 1823, dell'intera isola di Singapore, in cambio di un pagamento annuale. L'anno successivo, quando Raffles era gia' tornato in patria, l'accordo fu convertito in un vero e proprio acquisto di Singapore da parte della Compagnia inglese delle Indie Orientali, con sede a Calcutta e ormai padrona di Penang, Malacca e Singapore. A riconoscimento del ruolo di Raffles (soprattutto a livello di organizzazione urbana), oggi il suo nome e' ovunque, dalle scuole ai centri commerciali agli ospedali agli hotel.
La citta' era pero' ancora un grande caos, era pericolosa (da una parte le triadi cinesi e simili, dall'altra le tigri) e sporca. Impossibile crederlo oggi. Nonostante questo era sempre piu' ricca, grazie al commercio di pepe, stagno e gomma malesi, che transitavano necessariamente da Singapore. Il quarto prodotto, quello che rendeva di piu', era l'oppio, che andava dall'India alla Cina via Singapore. I nuovi ricchi singaporeani diedero vita in questo clima a una nuova etnia, i peranakan, ovvero i cinesi dello Stretto (cinesi nati nello Stretto che sposavano altri cinesi nati nello Stretto).
La storia di Singapore subi' un cambio repentino nel 1942, con l'attacco giapponese del 15 febbraio agli inglesi, che a Singapore ci tenevano la flotta. Gli inglesi si arresero subito lasciando lo stato in mano nemica: i giapponesi iniziarono a deportare sistematicamente gli occidentali di Singapore, alcuni trasferiti in veri e propri campi di concentramento, altri ai lavori forzati in Thailandia. Il trattamento riservato ai cinesi non fu migliore: si ritiene che quasi 50.000 cinesi furono uccisi. La citta' cambio' nome in Syonan (Luce del Sud), la lingua imposta fu il giapponese, la valuta lo Yen e l'orario in vigore quello di Tokyo.
Il dominio giapponese duro' 3 anni: il 14 agosto 1945 il Giappone si arrese dopo le atomiche su Hiroshima e Nagasaki e Singapore torno' agli inglesi.
Post-Lee Kuan Yew
Nel 1945 si inizio' a capire che la popolazione era matura per un passo in piu': l'indipendenza dagli inglesi (che erano invece pronti a un passo indietro, lo scioglimento dell'impero). Nel 1959 si tennero quindi le prime elezioni, vinte dal People's Action Party (PAP) di Lee Kuan Yew, cinese di terza generazione nato nel 1923 a Singapore ma educato a Cambridge. La priorita' era lo sviluppo economico e il sociale.
Nel 1963 la Malesia ottenne l'indipendenza dagli inglesi e si organizzo' in una federazione di sultanati. Lee fece rientrare anche Singapore nell'Unione che si stava andando a formare. L'anno dopo pero' il conflitto etnico tra cinesi e malesi, da sempre presente a Singapore, sfocio' in uno scontro che causo' 36 vittime: fu questa la goccia che fece espellere Singapore dalla Federazione e porto' alla nascita nel 1965 della Repubblica di Singapore cosi' come la conosciamo oggi. In base a dichiarazioni successive di Lee, il governatore rimpianse questa espulsione fino alla fine dei suoi giorni (2015).
Lo stato di Singapore si basava (e si basa ancora oggi) su un rigido sistema di regole difficilmente contraddicibili: niente opposizione, niente pubblicazioni critiche rispetto alle scelte del governo, marcata impronta confuciana (gerarchia e ordine sociale), predominanza dell'inglese come lingua di lavoro e di istruzione. Il risultato, nel bene e nel male, e' una citta'-stato super efficiente e super controllata. Le entrate derivano principalmente dal porto e dallo stoccaggio di petrolio.
Nel 1989 Lee passo' il testimone a Goh Chok Tong, pur rimanendo in carica come Senior Minister. Nel 2004 il figlio di Lee, Lee Hsein Loong, successe a Goh (a sua volta Senior Minister, facendo passare Lee padre alla carica di Minister Mentor). Di fatto la scena politica a Singapore e' appannaggio del PAP, di cui sia il clan Lee che Goh fanno parte. Esistono pero' altri 8-9 partiti di opposizione che pero' hanno solo un ruolo minore in quanto la maggioranza e' sempre stata vinta dal PAP. Le ultime elezioni si sono tenute nel 2015.