Il Mekong e' uno dei grandi fiumi d'Asia e del mondo. Il fiume, con i suoi 4909 km, e il suo ecosistema rappresentano il perno intorno al quale vivono milioni di persone. 60 milioni solo nel suo corso meridionale, attraverso quella che storicamente si chiamava Indocina. Nasce, tanto per cambiare, dal Plateau Tibetano e nel tratto cinese si chiama Lancang. Anche in questo tratto gioca un ruolo determinante ed e' proprio in questo tratto che le dighe ne minacciano maggiormente la sua stabilita', non solo nel corso settentrionale, ma anche in quello meridionale, come abbiamo gia' raccontato parlando del Tonle Sap, in Cambogia.
Il Delta del Mekong si estende a sud di Saigon, versione romantica e esotica della di fatto moderna Ho Chi Minh City. E' una zona pianeggiante, particolarmente fertile, dedita prevalentemente all'agricoltura. L'ideale e' girarla in bicicletta alternando pedalate lungo strette ma comode piste costeggiate da verde lussureggiante a tratti in barca.
Storicamente il Delta del Mekong apparteneva alla Cambogia. Fino al XVIII secolo infatti la zona era conosciuta con il nome di Kampuchea Krom (Cambogia inferiore) e l'etnia maggioritaria era quella khmer. Ancora oggi in questa zona vivono grandi gruppi di khmer krom, ormai di cittadinanza vietnamita ma che condividono con i cambogiani molte tradizioni e buona parte della lingua. Purtroppo questi gruppi etnici continuano a subire grandi pressioni affinche' si assimilino al resto del Vietnam (viene imposto ad esempio l'uso di cognomi vietnamiti) e discriminazioni.
Con la fine della guerra del Vietnam il 30 aprile 1975, il nuovo governo comunista reagi' innanzitutto collettivizzando l'agricoltura. La produzione di riso del Delta, fino ad allora abbondante, subi' un drastico calo e favori' lo sviluppo di un mercato nero di prodotti agricoli. Nel 1986 questa politica venne finalmente accantonata e il Delta ha ripreso a produrre grandi quantita' di riso.
Semplificando, questa zona fu la rovina di Pol Pot: preso da una smania di conquista e potere, all'apoteosi della sua folle ideologia, tento' di riappropriarsi del Delta. I vietnamiti, che non potevano ignorare l'affronto, reagirono una volta per tutte e respinsero l'esercito dei khmer rossi, arrivarono a Phnom Penh e rovesciarono definitivamente il regime sanguinario il 25 dicembre 1978. Paradossale sia stato necessario un affronto diretto di Pol Pot al potere altrui per scatenare una reazione internazionale.
Al di la' della sua storia e delle sfide ambientali, l'ambiente del Delta e' molto piacevole e merita una visita lenta, cosi' come e' lenta la vita dei suoi abitanti. I campi di riso si alternano a piantagioni di frutta esotica e alla foresta. Le case sono basse e diradate e gli alloggi per turisti si affacciano direttamente sui mille corsi d'acqua che costituiscono il delta. Un paesaggio perfetto per essere scoperto in bicicletta (senza salite!).