Laos | I templi di Luang Prabang

10 gennaio 2024 |

Arriviamo a Luang Prabang dopo cinque giorni di pedalate. Le aspettative sono alte ma verranno superate dall'eleganza di questa localita' fuori dal tempo. A Luang Prabang bisogna andare almeno una volta, ma poi si spera sempre di poterci ritornare.

Luang Prabang, 300 km a nord di Vientiane, e' una meta imperdibile. Cittadina di 25 mila abitanti (55 mila se si considerano anche i villaggi circostanti), e' il centro culturale e religioso del Laos. Il nome stesso significa "Royal Buddha Image", ed e' qui che il re abitava fino all'arrivo del Pathet Lao nel 1975. Neanche a dirlo, e' Patrimonio dell'Umanita' UNESCO dal 1995. L'architettura e' il meglio che un turista possa cercare nel sud est asiatico: templi con i tetti a punta immersi in una vegetazione rigogliosa ma curata, circondati da edifici in perfetto stile coloniale francese. La parte storica della cittadina e' una piccola penisola compresa tra il Mekong e il suo affluente Nam Khan.

Thanon Sisavangvong e' la via principale, dove avviene la raccolta delle offerte (tak bat, ogni giorno all'alba), il mercato del mattino e il mercato serale (molto meno fastidiosi degli equivalenti in altre localita' turistiche del sud est asiatico). La via e' costeggiata da templi tenuti perfettamente, recintati da bassi muretti bianchi che risplendono sotto il sole tropicale. Il turismo ha favorito la nascita di molte attivita' commerciali ma quasi nessuna e' molesta o fuori contesto, cosi' come sono molto ben tenute le guesthouse che punteggiano l'intera cittadina.