Le Vie Romee
Firenze in epoca medievale era uno dei punti di snodo del commercio mondiale (che oggi chiameremmo europeo) e, quindi, anche di pellegrinaggi (Roma, Gerusalemme e Santiago de Compostela). Nonostante non si trovasse lungo la via pellegrina per eccellenza, la Via Francigena, Firenze permetteva ai pellegrini di raggiungerla facilmente utilizzando le strade che si diffondevano a raggiera dal capoluogo. Le strade percorribili erano 5: la Via Sanese (che incrociava la Via Francigena a Uopini, Siena), la Via Pisana (che incrociava la Via Francigena Nova a Siena), la Via Bolognese (che collegava Bologna con Firenze), la Via Aretina (per i pellegrini che andavano a Loreto) e la Strada dei sette ponti (che portava ad Arezzo).
Se durante il XII secolo la strada preferita dai pellegrini per raggiungere Roma era la Via Francigena (che superava gli Appennini al passo del Monte Bardone, poi andava verso Lucca e Siena), nel XIII secolo Firenze era diventata una tappa imperdibile e quindi il pellegrino tipo preferiva adesso passare da Bologna e prendere la Via Sanese o la Via Pisana a Firenze. Il guadagno per Firenze fu inestimable: pedaggi, locande, tutto portava benessere ai fiorentini dell'epoca. Un po' come il turismo di massa di oggi.
La Via Sanese
La Via Sanese (o Sanctus Donatus in Pocis) era la via piu' breve per la Francigena. Il percorso coincideva, almeno nella prima parte, alla Strada Regia Romana (oggi SR2) che incrociava la Francigena a Poggibonsi. Oggigiorno pero' la strada che si presta di piu' ad essere percorsa a piedi e' la Via Sanese originale, che in alcuni punti non ha mai subito cambiamenti di direzione rispetto all'epoca. Inoltre la SR2 e' molto trafficata e meno interessante da un punto di vista paesaggistico.
Al di la' del percorso strettamente conosciuto come Via Sanese, e' piacevole aggiungere due tratti urbani che danno all'intera esperienza un senso piu' compiuto: il tratto urbano fiorentino e il tratto urbano senese (in parte coincidente con l'ultimo tratto della Via Pisana). In questo modo l'intero percorso raggiunge i 100 km totali.
Vie Romee - Giorno 1 - da Porta San Gallo (Firenze) a Sant'Andrea in Percussina
27.5 km / 23 km (via Boboli e Giardino Bardini) | dislivello in ascesa 735 m | dislivello in discesa 549 m | difficolta' medio-bassa
Il percorso urbano fiorentino
Firenze era appunto una tappa imperdibile per i pellegrini del XIII e XIV secolo. Erano quindi necessari letti e assistenza per tutti e Firenze si attrezzo' con oltre 30 ospedali con piu' di 1000 posti letto, riservati in primo luogo ai piu' bisognosi e ai poveri (o almeno cosi' avrebbe dovuto essere). Gli spedali si trovavano soprattutto vicino alle porte di accesso alla citta': Porta San Gallo, Porta San Frediano, Porta alla Croce e Porta San Pietro Gattolino (oggi Porta Romana).
Il percorso urbano inizia da Porta San Gallo e arriva a Porta Romana, dove inizia la Via Sanese per Siena (e la SR2 per Roma). Questo tratto, di 4.9 km, si snoda tra le vie del centro storico di Firenze e consigliamo di percorrerlo la mattina presto per la tranquillita' e per subire meno il traffico cittadino.
Per poter arrivare al punto di partenza vero e proprio della Via Sanese, bisogna a questo punto raggiungere Porta San Miniato. Consigliamo a questo scopo di optare per un tragitto alternativo che passa per il Giardino di Boboli (ingresso da Palazzo Pitti, 10 EUR a testa o biglietti prenotatili sul sito) fino al Forte Belvedere e quindi si attraversa il Giardino Bardini (ingresso compreso nel biglietto di Boboli). Si esce quindi dall'uscita di Via dei Bardi, dalla quale si raggiunge facilmente Porta San Miniato. In questo modo non si passa fisicamente da Porta Romana ma il percorso diventa molto più panoramico e significativo.
La prima tappa della Via Sanese da Porta San Miniato a Sant'Andrea in Percussina
Da Porta San Miniato ci si dirige verso sud. La prima tappa e' la Chiesa romanica di San Felice a Ema, ricostruita nel XVIII secolo, situata nell'omonima localita'. Proseguendo lungo il percorso, si arriva a Pozzolatico dove e' possibile amminare la Chiesa di Santo Stefano, anch'essa in origine in stile romanico. La terza tappa del percorso e' la Chiesa di San Lorenzo alle Rose, romanica e in posizione particolarmente panoramica.
La Via Montebuoni ci fa salire lungo la collina omonima, originariamente sede del castello dei Buondelmonte, potente famiglia locale dell'epoca medievale.
Superato il fiume Greve al Ponte degli Scopeti, si raggiunge quindi Sant'Andrea in Percussina, destinazione finale della tappa nel comune di San Casciano Val di Pesa. Sant'Andrea in Percussina e' famoso per ospitare l'Albergaccio di Niccolo' Machiavelli, che qui visse durante l'esilio da Firenze (1512-1527). Fu proprio in questo luogo che penso' e scrisse il Principe.