Breve storia del Nepal

15 febbraio 2015 |
(ringrazio la Lonely Planet per le informazioni!)

VIII-VII sec. a.C.
I kirati, un popolo hindu di origine mongolica, sono i primi sovrani della valle di Kathmandu di cui si ha notizia
VI sec. a.C.
Nasce a Kapilavastu, vicino a Lumbini, nella famiglia reale dei Sakya, il principe Siddhartha Gautama, che successivamente intraprese il percorso di meditazione e riflessione che lo porto’ a raggiungere il risveglio spirituale e fece di lui il Buddha (lett. “il risvegliato”).
Nel corso dei secoli pero’ l’hinduismo riusci’ a prendere il sopravvento e il buddismo fu quasi cancellato dal subcontinente indiano.
300 d.C.
I licchavi, provenienti dall’India settentrionale, rovesciano i kirati e si insediano nell’est del Nepal, dando origine agli attuali popoli rai e limbu. I licchavi contribuirono al rilancio e alla diffusione dell’hinduismo nella regione
Durante il regno dei licchavi (IV-IX sec.), la regione conobbe un periodo di prosperita’ e di splendore culturale grazie alla sua posizione strategica sulle rotte commerciali fra India e Cina.

Ne segue un periodo di instabilita’, durante il quale il regno sopravvive grazie alla posizione strategica e alla fertilita’ della Valle di Kathmandu.
1200
Sale al potere la dinastia Malla, provenienti dall’India. Regneranno per 550 anni.
1485
Muore il re Yaksha Malla e la Valle di Kathmandu viene divisa tra i suoi 3 figli nei tre regni di Bhaktapur, Kathmandu e Patan. Il resto dell’attuale Nepal era un mosaico di 50 citta’-stato indipendenti, molte delle quali coniavano la propria moneta e avevano eserciti permanenti. I magnifici templi e gli edifici che sorgono sulle piazze pricipali (Durbar Square) di ciascuna delle tre citta’ sono la testimonianza dell’enorme quantita’ di denaro spesa dai sovrani nell’intento di superarsi l’un l’altro.
1769
Uno dei sovrani dei regni periferici, Prithvi Narayan Shah del regno di Gorkha, vuole unificare il Nepal e riesce a conquistare Kathmandu, penetrandovi durante la festa di Indra Jatra mentre tutta la citta’ era sotto l’effetto dell’alcol. Detronizza i Malla e completa cosi’ l’unificazione del Nepal. Sposta la capitale da Gorkha a Kathmandu e fonda la dinastia Shah, la cui discendenza e’ giunta fino ai giorni nostri. Prithvi Narayan Shah e’ ancora onorato come fondatore della nazione.
1775
Muore Prithvi Narayan Shah; la dinastia Shah proseguira’ sul trono non senza conflitti e lotte interne alla stessa famiglia.
1814
I confini del Nepal andavano dal Kashmir al Sikkim à era inevitabile lo scontro con la piu’ grande potenza al mondo dell’epoca, il Raj britannico à guerra anglo-nepalese, che dopo due anni fu vinta dagli inglesi. A Kathmandu si insedia un ministro residente britannico con funzioni di controllo, ma gli inglesi sapevano che sarebbe stato troppo difficile colonizzare il Nepal, a causa soprattutto dell’aspro territorio, e si limitarono a mantenerlo nella condizione di Stato-cuscinetto. Oggi i nepalesi sono molto fieri di non essere stati mai colonizzati dagli inglesi.
1816
Trattato di Sugauli: vengono fissati gli attuali confini del Nepal. Il Nepal interrompe ogni contatto con l’esterno fino al 1951.
1846
Massacro di Kot: Jung Bahadur, un giovane nobile di etnia chhetri, porta al potere la sua famiglia facendo uccidere dai propri soldati piu’ di 55 nobili riuniti nel cortile di Kot, adiacente alla Durbar Square di Kathmandu.
Jung Bahadur assume il titolo di primo ministro e cambia il nome della sua famiglia nel piu’ prestigioso “Rana”. Si auto proclamò maharaja e rese il titolo ereditario. I Rana divennero una famiglia reale parallela all’interno del regno e mantennero le redini del potere, mentre i sovrani Shah furono ridotti a figure puramente rappresentative.
A seguito di un viaggio in Europa di Jung Bahadur, i Rana abolirono la pratica hindu del sati (secondo la quale la vedova veniva arsa sulla pira funebre del marito), liberarono 60.000 schiavi e costruirono nella capitale una scuola e un istituto superiore. Fuori citta’ pero’ la vita era ancora di arretratezza medievale.
1856
Il Peak XV viene dichiarato la montagna piu’ alta del mondo e prende il nome di Everest, dal nome del topografo e geografo britannico George Everest.
Alla fine del XIX secolo compaiono a Kathmandu i primi ospedali, la rete elettrica, il primo acquedotto e viene abolita la schiavitu’.
1923
Londra riconosce formalmente l’indipendenza del regno. Gli Shah perdono cosi’ il loro principale sostenitore.
1930
Il nome del regno passa da Gorkha a Nepal.
1949
Bill Tilman ottiene dal re il permesso di fare trekking in Nepal. Sara’ il primo straniero a raggiungere il campo base dell’Everest nel 1950. [Ma nel 1999 viene ritrovato sulla cima dell’Everest il corpo dell’alpinista inglese George Mallory, riaccendendo il dibattito sulla possibile conquista della montagna prima di Hillary].
1950
Il re Shah Tribhuvan si rifugia nell’ambasciata indiana, ottiene il sostegno dell’India e ritorna in patria l’anno successivo con pieni poter e da’ vita a un nuovo governo formato dai Rana ormai costretti all’obbedienza e da membri del neonato Partito del Congresso Nepalese.
1953
Il neozelandese Edmund Hillary e lo sherpa tibetano Tenzing Norgay sono i primi uomini a raggiungere la cima dell’Everest.
Il Nepal riapre gradualmente i confini chiusi da oltre un secolo e ristabilisce i rapporti con le altre nazioni. Viene redatta la prima Costituzione e nel 1959 si tengono le prime elezioni, vinte dal Partito del Congresso.
1959
Il Dalai Lama fugge dal Tibet e la Cina chiude la frontiera tra Nepal e Tibet, provocando la crisi degli scambi commerciali tradizionali.
Verso la fine degli anni ’60, pero’, il re decide di assumere il potere assoluto e mette al bando i partiti politici.
1989
Movimento popolare “Jana Andolan”: i partiti di opposizione nepalesi formano una coalizione per la democrazia multipartitica all’interno di una monarchia costituzionale. Dopo una serie di scontri e manifestazioni, costate la vita a 300 persone, il governo e’ costretto a cedere. Viene annunciato il ritiro del bando dei partiti politici e si instaura una monarchia costituzionale.
1991
20 partiti partecipano alle elezioni generali, vinte dal Partito del Congresso, ma il clima rimane molto teso.
1996
Il Partito Comunista Maoista Nepalese, esasperato dalla corruzione del governo, dall’incapacita’ della democrazia di migliorare la vita del popolo e dalla caduta del governo a guida comunista, dichiara la “guerra del popolo”. Entro il 2001, i maoisti controllano il 40% del territorio.
2001
Il re mobilita l’esercito e le milizie armate fedeli al governo. Gli USA etichettarono come terroristi i maoisti e finanziarono la “lotta al terrorismo” del governo nepalese. Durante un decennio di conflitti si stima che i maoisti abbiano distrutto infrastrutture statali per un valore di 30 miliardi di rupie e che il governo abbia bruciato 108 miliardi di dollari in spese militari. Il Nepal e’ ancora oggi uno dei paesi piu’ poveri al mondo.
1° giugno 2001
Il principe ereditario Dipendra stermina a colpi di arma da fuoco quasi tutti i membri della famiglia reale riunita a Kathmandu. Non si sapra’ mai cosa e’ successo veramente.
Tra il 2000 e il 2005, sei primi ministri si susseguono al governo.
Febbraio 2005
Il re Gyanendra scioglie d’autorita’ il governo promettendo il ritorno alla democrazia in 3 anni. Per prevenire dimostrazioni di massa, viene limitata la liberta’ di stampa e vengono interrotte anche le linee telefoniche.
Aprile 2006
Il re, a seguito di dimostrazioni che causarono la morte di 16 manifestanti, viene obbligato a ripristinare la democrazia parlamentare. Il nuovo parlamento voto’ per relegare il re a figura meramente rappresentativa. L’abolizione della monarchia fu il prezzo da pagare per portare i maoisti al tavolo dei negoziati e alla fine del 2006 fu firmato un trattato di pace che pose fine a un decennio di sangue.
Aprile 2008
Il Partito Comunista Maoista ottiene la maggioranza alle elezioni e abolisce formalmente la monarchia.
Nonostante i progressi politici, l’instabilita’ rimase e i governi si sono succeduti al potere a brevi intervalli. I partiti politici furono incapaci di redigere una costituzione entro i tempi stabiliti e questo porto’ alla dissoluzione dell’assemblea costituitente e a nuove elezioni.
Febbraio 2014
Sulla base del consenso raggiunto tra i due principali partiti dell’assemblea costituente, Sushil Koirala e’ stato nominato primo ministro.